Ricomincio ad amarmi

Sono C., ho 41 anni e sono di Salerno. Sono papà di due splendidi gemelli di quasi 11 anni e sono figlio di due splendidi genitori. Scrivo dalla Comunità Emmanuel di Eboli. Sono un ex tossicodipendente, alcolista e giocatore d’azzardo. È trascorso quasi un anno da quando sono rientrato, dopo che avevo abbandonato il cammino terapeutico, durante la fase più importante della responsabilità. Ero convinto di essere pronto e di aver risolto i miei problemi e, invece: sono ricaduto.

Riprendere di nuovo il cammino è stato difficile, perché sono dovuto ripartire da zero e con la sensazione di avere fallito di nuovo: avevo di nuovo perso tutto – una moglie stupenda, due figli belli come il sole – sentivo di aver distrutto non solo il matrimonio e la relazione con i miei figli, ma anche con la mia famiglia d’origine, in modo particolare con mia madre, non mai amato tutti loro come avrei dovuto – anche perché non ho mai davvero amato me stesso – insomma, ancora una volta, avevo deluso tutti e avevo di nuovo tanto perso la dignità e la voglia di vivere, da arrivare perfino, in un momento confusionale, a tentare il suicidio.

Grazie alla Comunità, che mi ha riaccolto, sostenendomi emotivamente e non facendomi sentire solo, sono riuscito piano piano a perdonarmi e a riallacciare i rapporti con i miei figli e con mia madre, che, però, da oltre un anno, combatte con una brutta malattia ai polmoni; ha subito un trapianto, ma l’intervento non è andato bene e ha quasi rischiato la morte; ora è di nuovo in lista d’attesa per un altro trapianto e io, che non ho mai accettato la sua malattia, ho continuato a farmi del male.

Anche questa volta l’équipe del Centro che mi accoglie mi ha teso la mano, con il loro aiuto sono riuscito ad elaborare la malattia di mia madre, ma, soprattutto, ad avere di nuovo un dialogo con lei, abbiamo potuto ritrovarci e questo, ad oggi, mi dà la forza di andare avanti, di stare vicino a lei e di prendermi cura dei miei figli: ho capito che ogni momento della vita è importante, come è importante che io ricominci ad amarmi, a credere nel cambiamento e a non sprecare la mia vita, perché la vita è bella, è unica, deve essere vissuta e rispettata, anche quando la sorte non è buona: «Cogli la rosa quando è il momento, che il tempo vola, e lo stesso fiore che sboccia oggi, domani appassirà».

 
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