La scelta giusta
Sono D., originario dell’Ucraina ma da vent’anni mi trovo in Italia, sono separato ed ho due figli, un maschio e una femmina, che vivono in provincia di Napoli con la mia ex moglie. Ho deciso di chiedere aiuto e di entrare in Comunità perché l’alcol ha fatto di me un padre e un marito senza senso di responsabilità e senza sentimenti, un uomo senza obiettivi e progetti se non quello di bere: l’alcol si è impadronito di me e della mia vita. Ho tentato di riuscire da solo a risolvere questo problema, ma dopo alcuni periodi – a volte lunghi altri meno – di astensione dal bere, ricadevo puntualmente.
Ho iniziato il programma comunitario senza sapere cosa aspettarmi, ma le attività, gli impegni, le relazioni, i suggerimenti, i colloqui, hanno fatto nascere gradualmente dentro me riflessioni e sentimenti, mi hanno fatto mettere in discussione tutto ciò che pensavo di sapere o provare. Attualmente mi trovo nel 19º mese di Comunità, in fase di Responsabilità e iniziale reinserimento socio-lavorativo e posso dire di sentire di avere fatto la scelta giusta per me.
Cerco di trasmettere un messaggio di fiducia e di speranza a chi è entrato da poco; per chi è più avanti nel percorso cerco di testimoniare che con pazienza e costanza si può riacquistare fiducia in se stessi e negli altri. Con il supporto dell’équipe del Centro sto cercando di riprendere il rapporto con i miei figli, ma la loro delusione, per il momento, prevale su tutto e capisco quanto sia importante rispettare il loro vissuto e la loro necessità di un tempo ulteriore. Anche per questo ho ritrovato, nella fede, un senso, uno scopo e un’accoglienza, perché so che, nonostante tutto, mi vogliono bene.
Grazie a chi crede nella libertà di cuore e di mente, a chi lotta quotidianamente per conquistarla e a quanti lo fanno al fianco di chi è stato intrappolato, come me, nella dipendenza.

